Efficacia del Rituximab nell’oftalmopatia associata alla tiroide
Ricercatori dell’Università di Milano hanno riportato il caso di un paziente affetto da ipertiroidismo di Graves e da oftalmopatia nella sua forma attiva e non responsiva al trattamento con steroidi.
Il paziente è stato trattato con Rituximab ( USA, Rituxan; Italia, Mabthera ), un anticorpo monoclonale anti-CD20.
L’oftalmopatia ha risposto al Rituximab, con un miglioramento dei segni oculari ed una riduzione nel punteggio di attività clinica da 5 a 2 in 3 mesi.
L’ipertiroidismo non ha subito miglioramenti durante i 6 mesi di deplezione delle cellule B, ed i livelli di anticorpi anti-recettore TSH non si sono modificati in modo significativo dopo terapia con Rituximab.
Il paziente è stato, quindi, sottoposto a tiroidectomia totale e poche cellule B sono state trovate nei campioni di tessuto tiroideo.
La malattia oculare del paziente è rimasta stabile ( punteggio attività clinica = 2 ).
E’ stata effettuata decompressione orbitale correttiva, e non sono stati trovati linfociti nei campioni di tessuto orbitale.
Gli Autori ritengono che il trattamento con Rituximab nella malattia di Graves può produrre miglioramento dell’oftalmopatia mediante deplezione dei linfociti a livello orbitale.
La persistenza dell’ipertiroidismo di Graves sembra indicare che un singolo ciclo di Rituximab non è sufficiente a produrre completa deplezione dei linfociti nel tessuto tiroideo. ( Xagena_2006 )
Salvi M et al, Eur J Endocrinol 2006 ; 154 : 511-517
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