Il trattamento con Iodio radioattivo associato a ematopoiesi clonale nel carcinoma della tiroide


Lo Iodio radioattivo ( RAI ) è associato a una prevalenza maggiore di ematopoiesi clonale nei pazienti con tumore alla tiroide.

È stata analizzata la prevalenza di ematopoiesi clonale e di potenziale driver di ematopoiesi clonale su 309 pazienti con tumore della tiroide in stadio avanzato.
Nell’analisi della terapia con Iodio radioattivo e delle sue associazioni con ematopoiesi clonale e sopravvivenza, sono stati inclusi 279 pazienti con carcinoma della tiroide originante da cellule follicolari.

La prevalenza di ematopoiesi clonale era del 37%, mentre la prevalenza del potenziale driver di ematopoiesi clonale era del 5.18%.

La dose di Iodio radioattivo era associata a ematopoiesi clonale ( P=0.006 ) e potenziale driver di ematopoiesi clonale ( P=0.003 ) nell’analisi multivariata.

I pazienti con potenziale driver di ematopoiesi clonale trattati con Iodio radioattivo hanno ottenuto una peggiore sopravvivenza ( hazard ratio, HR=3.75; P=0.02 ) rispetto ai pazienti senza potenziale driver di ematopoiesi clonale nell’analisi corretta per l’età.

Anche l’età era associata a ematopoiesi clonale e potenziale driver di ematopoiesi clonale nell’analisi multivariata.

La popolazione dello studio si limitava a pazienti con malattia in stadio avanzato ed età più avanzata.

Questo studio ha indicato che si devono valutare attentamente i benefici e i rischi della terapia con Iodio radioattivo nei pazienti con tumore alla tiroide. ( Xagena_2018 )

Fonte: The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2018

Xagena_Medicina_2018