Leucemia mieloide cronica Ph+: inibitori della tirosin-chinasi di seconda generazione possono causare disfunzione della tiroide


La disfunzione della tiroide è un ben noto evento avverso degli inibitori della tirosin-chinasi di prima generazione, come Sunitinib ( Sutent ).

Uno studio ha valutato l'effetto degli inibitori della tirosin-chinasi di seconda generazione sulla funzionalità tiroidea.

È stato valutato retrospettivamente l'effetto dell’inibitore della tirosin-chinasi di prima generazione Imatinib ( Glivec ) e degli inibitori di seconda generazione Nilotinib ( Tasigna ) e Dasatinib ( Sprycel ) sui test di funzionalità tiroidea in 73 pazienti affetti da leucemia mieloide cronica positiva per il cromosoma Philadelphia ( Ph-positiva; Ph+ ).

Complessivamente, 33 dei 73 pazienti ( 45% ) presentavano una o più alterazioni dei test di funzionalità tiroidea durante il follow-up.
L’ipotiroidismo o ipertiroidismo sono stati trovati rispettivamente nel 25% dei casi e nel 29%, dopo una media di 6 e 22 settimane.

Nella maggior parte dei pazienti ( 74% ) la disfunzione tiroidea era transitoria e senza sintomi clinici.
La terapia per l’ipotiroidismo e ipertiroidismo è stata necessaria in 3 pazienti.
La disfunzione della tiroide non ha mai portato alla sospensione della terapia con gli inibitori della tirosin-chinasi.

Durante il trattamento con Imatinib, Nilotinib e Dasatinib, le anomalie della tiroide sono state rilevate, rispettivamente, nel 25%, 55% e 70% dei casi.
In tutto, 4 dei 55 pazienti trattati con Nilotinib ( 7% ) ha mostrato evidenze di tiroidite autoimmune ( anticorpi positivi in 3 dei 4 pazienti ) con un episodio di ipertiroidismo che ha preceduto l’ipotiroidismo.

In conclusione, la disfunzione della tiroide è un comune evento avverso causato dalla terapia con gli inibitori della tirosin-chinasi di seconda generazione nei pazienti con leucemia mieloide cronica Ph-positiva.
Sebbene il meccanismo non sia stato ancora definito, l'alta frequenza di alterazioni della tiroide, tra cui la tiroidite autoimmune, richiede in questi pazienti un monitoraggio della funzionalità tiroidea, regolare e di lungo periodo ( Xagena_2010 )

Kim TD et al, Thyroid 2010; 20: 1209-1214



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